C’è un posto nel Lazio dove la fiaba si incontra con la storia. Un posto che custodisce come in uno scrigno, quel tesoro di risorse culturali, architettoniche e naturalistiche che ha ereditato e che ora mostra a tutti con orgoglio. Questo posto si chiama Farnese, un comune della Tuscia, ad ovest del lago di Bolsena ai confini con la Toscana, che porta il nome della influente e nobile dinastia del Rinascimento italiano. Farnese è anche il paese del Pinocchio di Comencini: nonostante la favola di Collodi sia stata ambientata in Toscana, lo sceneggiato è stato girato principalmente qui. E poi c’è la riserva naturale Selva del Lamone, duemila ettari di area protetta nella quale sono conservate specie naturalistiche e di microrganismi di rara bellezza.

“Con questo scrigno di tesori così importanti stiamo puntando molto sulla promozione di questo territorio – spiega il sindaco Giuseppe Ciucci – per questo abbiamo deciso di entrare in Ansat (l’associazione nazionale associazione nazionale sviluppo attività e territori) e avere, così, ulteriori strumenti di diffusione e conoscenza di questa nostra terra”.

Una strategia che parte da lontano e che ora sembra dare i propri frutti. “Quest’anno – rivela ancora il sindaco Ciucci – complice certamente la situazione di emergenza sanitaria in atto che ha favorito un turismo di prossimità, ma anche l’impegno che abbiamo messo nel promuovere e pubblicizzare il territorio anche fuori dai nostri confini, abbiamo registrato un significativo aumento delle presenze turistiche”.

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