AVIGLIANO UMBRO – C’era una volta, e ancora c’è, la foresta fossile, poi c’è la Grotta Bella, ci sono le castagne, i borghi silenti. Testimonianze storiche di un passato lontanissimo, un passaggio dai colori e dai profumi inimitabili, una terra ricca di frutti. E’ questo il mix di ingredienti che fa di Avigliano Umbro uno dei territori più apprezzati dell’Umbria. Questo territorio, che ha la vocazione al turismo nel Dna, esprime un grande fermento in termini culturali, artistici, di associazionismo.
Un fermento che traspare anche dalle attività del Comune che, tra l’altro, ha aderito all’Ansat, l’Associazione nazionale sviluppo attività e territori. L’obiettivo è quello di promuovere su scala nazionale, attraverso la rete e i servizi dell’associazione stessa, i progetti e le risorse locali.
“Stiamo lavorando a una serie di iniziative per valorizzare le risorse locali – rivela il sindaco Luciano Conti – affinché i turisti pernottino qualche giorno da noi e non si limitino a una visita fugace, mordi e fuggi, alla Foresta fossile”.
Foresta fossile che, fiore all’occhiello e simbolo del territorio conosciuta in tutt’Italia, sta vivendo una “seconda vita” grazie a una nuova gestione.