Con le chiusure decise dal Governo a partire da lunedì 15 si stima che la perdita a livello nazionale per il commercio rispetto a un mese normale nel quale ricade la Pasqua superi i 15,5 miliardi con una caduta del fatturato superiore al 30% del totale. Il calcolo arriva dall’Ufficio studi della Confcommercio, secondo il quale in un mese senza pandemia (come ad esempio nel 2019) nel quale ricade la Pasqua i consumi nei settori del vestiario, mobili, bar e ristoranti, servizi di alloggio, trasporti escluse le auto, i servizi ricreativi e gli altri servizi vari superano nel complesso i 50 miliardi.

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